Sai che su Tinder si può fare marketing? E non stiamo parlando dell’annuncio tra uno swipe e l’altro, ma di vere e proprie campagne di comunicazione creative per coinvolgere gli utenti!

Partiamo dal presupposto che una delle mie best frasi del 2017 è “Ho finito Tinder”, che sarebbe quel triste momento in cui apri l’applicazione e vedi il tuo avatar in completa solitudine. Poco sotto appare una scritta: “Nessuna nuova persona nelle vicinanze. Usa la funzione passaporto per scegliere una nuova posizione”. Diciamo che di esperienza sul playground di questa app ne ho, insomma. Ma questa è un’altra storia, oggi ti racconto di qualcosa molto più interessante, nello specifico leggerai:
- come funziona Tinder;
- best practice di Tinder marketing;
- suggerimenti su perché/come fare una campagna di comunicazione sull’app;
- l’epic fail da cui imparare.
In questo articolo non troverai:
- consigli su come matchare tutti su Tinder
- esperienze personali di chi scrive (forse)
Sei curioso di sapere come si può fare marketing sull’app di “incontri” più famosa al mondo? Pronti, via!
Come funziona Tinder?
Quando si nomina Tinder il pensiero va a selfie più o meno riusciti e bio più o meno interessanti con cui i 50 milioni di iscritti sperano di fare breccia nel cuore di chi stanno swipando, di ottenere un like e fare match. L’obiettivo? Dare inizio a una chat (più o meno provocante) e combinare quanto prima un appuntamento.
Con l’iscrizione (tramite Facebook Login o su app) crei il tuo profilo che significa scrivere una mini bio, caricare un po’ di foto, dichiarare se cerchi maschi o femmine, in quale raggio km da te e in quale range di età e… inizia il gioco. Quando aprirai l’app vedrai direttamente le foto delle persone che corrispondono alle tue preferenze e potrai swipare!
A proposito, piccolo glossario di Tinder:
- Swipe: letteralmente significa “strisciare sullo schermo”; in pratica ogni volta che vedi il profilo di una persona swipi verso destra se ti piace (corrisponde a un like) e a sinistra se non ti piace (corrisponde a un “ma anche no”).
- Match: quando metti like a una persona e il like è ricambiato avviene il match (it’s a match!) e potrete iniziare a conversare in chat!
Update in fase di rollout: Tinder sta testando in Nuova Zelanda, Canada e Australia una nuova funzione che si applica alle persone con cui hai già fatto match. Si chiama “Feed” e si tratta di una timeline dove puoi vedere tutti gli aggiornamenti (le foto pubblicate su Tinder o su Instagram, gli artisti preferiti di Spotify e altri contenuti), con la possibilità di commentarli. “Feed ti porta oltre il match, aiutandoti a stringere connessioni reali in tempo reale”, si legge in un post pubblicato sul blog ufficiale.
Tinder marketing: i presupposti vincenti
E a questo punto la domanda è: “Quindi?” Facciamo il profilo alla pasta al forno e dopo il match ti ritrovi a cenare con un piatto di lasagne? No… o meglio sì, questa è una grande idea per cui se me la rubi ti istigo dietro i pastafariani!
I presupposti fondamentali alla scelta di fare marketing su Tinder sono due (e vincenti):
- Si tratta di una piattaforma ancora inesplorata. Poche aziende lavorano sull’app per cui c’è maggior possibilità che il target interagisca;
- In generale l’advertising è presente su Tinder. In questo caso si tratta di un’esperienza totalmente diversa da quelle a cui siamo stati abituati, che si diffonde a livello più ampio rispetto al solito.
Andiamo a scoprire come si fa!
Campagne di comunicazione su Tinder: best practice
Ti ricordi quando pensavamo che non fosse possibile fare pubblicità su Snapchat, poi ci siamo girati un attimo e ci siamo ritrovati tutti i filtri del mondo sponsorizzati e promozioni di ogni tipo a tutte le ore del giorno della notte… ecco. Sta succedendo lo stesso su Tinder!
Ex machina: hai mai chattato con Ava?
Il South by Southwest è un festival musicale e cinematografico che si svolge ogni primavera ad Austin in Texas dal 1987. È diventato famoso per qualche sperimentazione, come quella in cui qualche anno fa i senzatetto facevano da “hotspot” del wi-fi.
Nel 2015 si sono inventati il primo esempio di marketing su Tinder. In occasione della premiere del film Exmachina è stato creato un falso profilo di Ava (la protagonista del film), con cui si poteva interagire “come fosse vera” grazie a un Tinder Bot.

Alla fine della conversazione appariva il link del profilo Instagram del film in cui si potevano trovare immagini e clip in anteprima. È stata una trovata geniale (anche se un po’ diabolica): la trama di Ex Machina riguarda un’intelligenza artificiale che cerca di capire cosa vuol dire essere umano… e cos’è Tinder se non un microcosmo del comportamento umano?
Suits: vuoi uscire con gli avvocati più fighi delle serie tv?
Un attimo prima pensavi di uscire con una ragazza qualsiasi e un attimo dopo ti ritrovi Rachel di Suits tra le donne nelle vicinanze.
No, non è uno scherzo. Nel 2013 scorrendo tra le possibili donne con cui matchare avresti potuto incontrare Meghan Maerkle, la futura principessa (sì lo sai anche tu che si sposerà con Harry) o, scorrendo tra gli uomini, Harvey Specter (Gabriel Macht). La campagna aveva aveva lo scopo di guidare gli spettatori alla premiere dello spettacolo. Il target era quello dei millennials, che guarda caso corrisponde ai principali utilizzatori dell’app. Gli utenti che hanno fatto lo swipe con uno dei due protagonisti hanno avuto accesso a contenuti esclusivi della serie.
In questo caso la campagna è stata un successo anche per un particolare fondamentale. Nel caso in cui non la conoscessi, Suits è serie tv in cui gli appuntamenti sono una parte fondamentale della trama, per cui il concept si è rivelato idoneo al 100% con il brand.
Domino’s pizza: a chi serve un compagno per San Valentino… se puoi avere una pizza?
San Valentino è un giorno bruttissimo per i single, non ti credo se dici di no. E qual è uno dei cibi che piace a tutti e con cui ci si strafoga nei momenti di solitudine? La pizza!
Domino ha creato un profilo “pizza” con un’immagine accattivante e ha iniziato a fare match con le persone. Man mano che iniziavano conversazioni divertenti e coinvolgenti, regalava omaggi e offerte speciali di San Valentino.
Risultato? La campagna ha generato oltre 700 match e una portata di oltre 200.000 utenti. Domino ha creato contenuti a tema anche su Facebook, Twitter e Instagram per supportare l’iniziativa e coinvolgere le persone a matchare. Un successo insomma, in cui è stato determinante il tone of voice del brand che si adattava perfettamente al contesto della giornata, giocando ironicamente con i single.
Tinder per il sociale: Amnesty International Australia e Immigration Council of Ireland
Amnesty international Australia ha creato nel 2014 una campagna in occasione della giornata internazionale della donna. L’obiettivo era quello di sensibilizzare sul tema dei matrimoni forzati. Al posto delle foto profilo sono state inserite delle immagini con frasi che spiegavano che in tutto il mondo ci sono donne che non hanno possibilità di avere scelta sulla propria vita. La campagna rimandava al sito Make a choice, dove era disponibile un quiz in cui agli utenti veniva chiesto di fare delle scelte su domande tipo “ti sposeresti per soldi o solo per amore?”.

Immigration Council of Ireland nel 2016 ha pensato a un modo davvero innovativo per sensibilizzare al tema del traffico di sesso e alla prostituzione. La campagna ha previsto la creazione di una serie di profili Tinder con foto di donne. I profili erano usati per raccontare le storie delle vittime della tratta e terminavano con una call to action per contribuire alle azioni promosse dall’organizzazione. “Your options are left or right”, “Sex trafficking victims have no options. You have the option to help end it now.”

Due modi davvero inusuali di utilizzare quest’app e perfettamente in linea con il target. Due campagne riuscite che hanno portato un buon engagement e, diciamocelo, lontane anni luce dalle pubblicità a vocazione sociale a cui siamo abituati (soprattutto in Italia).
Atlanta Hawks: conosciamoci a una partita… su Tinder
Atlanta Hawks (squadra del campionato NBA) ha creato la Swipe Right Night dedicata a tutti gli appassionati di basket. Il principio è stato semplice: quale posto migliore per incontrare qualcuno che come te ama il basket se non a una partita della tua squadra del cuore? Il primo appuntamento con la Swipe Right Night è stato nel 2015, ma tuttora sono periodicamente organizzati. Durante la partita i single sono incentivati a swipare e possono incontrarsi nelle “love lounge” dedicate, dove hanno la possibilità di conoscere anche alcuni dei single più desiderati di Atlanta (secondo la rivista Jezebel).

I match funzionano… eccome! Pensa che una coppia che si è conosciuta durante una di queste Swipe Right Night sta per sposarsi e gli Atlanta Hawks si sono proposti di pagare le spese per il matrimonio!
Bud Light: la prima birra su Tinder
La prima campagna video su Tinder è stata lanciata nel 2015 da Bud Light per promuovere il concorso “Whatever, USA”, la festa super esclusiva dedicata a 1.000 fortunatissimi fan. Funzionava così: lo spot invitata a swipare verso destra sul profilo di Bud Light per avere la possibilità di vincere un viaggio in direzione “location sconosciuta in cui si svolge la festa”.
Il target dell’evento è esattamente quello di Tinder per cui questa iniziativa si è dimostrata essere calibrata perfettamente. Chiaramente il profilo veniva mostrato solo ai maggiori di 21 anni. Un vero successo.
Epic fail su Tinder: GAP, ti sei scordato di avvisare…
Dopo tutti questi esempi ti è sicuramente venuta voglia di utilizzare Tinder per promuovere la tua azienda o i tuoi servizi… ma ecco un’importante consiglio imparato dall’epic fail di GAP. Ricordati di avvisare il “signor Tinder” prima di creare una campagna marketing sull’app. Perché magari si arrabbia e ti cancella tutti i profili e tu non fai esattamente una bellissima figura.
Andiamo con ordine. Nel 2015 GAP ha deciso di fare un rebranding basato su azioni di guerrilla particolarmente innovative, tra cui la campagna #SpringIsWeird su Instagram e Tinder. Nell’app degli appuntamenti ha creato una serie di profili in cui comparivano frasi provocanti e ammiccanti… ma si sono scordarti di avvisare Tinder! E così tutti i profili sono stati velocemente cancellati!
C’è stato anche un momento topico su Twitter che ha visto protagonisti Garrett Sloane, il giornalista di Adweek che ha scritto la storia originale dei Tinder Ads di GAP e l’Head of Marketing & Communications dell’app, Rosette Pambakian. Garrett annunciava con entusiasmo la nuova campagna e Pambakian gli tarpava le ali rispondendo che avrebbero subito cancellato i profili. Tinder is only for personal users. O per lo meno vedi di ricordarti di avere il benestare dei capi prima di fare una pubblicità su un social.

Quante cose interessanti hai imparato oggi, eh?! Adesso swipa pure a destra sul mio profilo tinder, dai.
Update 2018: ho finito Tinder e l’ho confessato a Radio Deejay
Sì, è successo davvero, nota di colore in chiusura. “Si dice di lei che ‘ha finito Tinder‘. Si chiama Valentina, ha 28 anni, è di Bologna e non ha ancora trovato l’amore. La Pina, Diego e la Vale l’hanno chiamata“.